Abimbola "Abi" Daré è una scrittrice e oratrice pubblica nigeriana che ora vive nell'Essex, in Inghilterra.[1] Nel 2018 ha vinto il Bath Novel Award,[2][3] ed è stata finalista al Literary Consultancy Pen Factor 2018.[4] Il suo romanzo d'esordio, The Girl with the Louding Voice, è stato pubblicato nel 2020 con grande successo di critica.
Biografia
Daré è cresciuta a Lagos, in Nigeria, frequentando il Vivian Fowler Memorial College for Girls,[5] e trasferendosi nel Regno Unito per proseguire gli studi universitari.[3] Sua madre, Teju Somorin, è stata la prima professoressa donna di tassazione in Nigeria.[6]
Daré ha conseguito una laurea in giurisprudenza presso l'Università di Wolverhampton, un Master in International Project Management, laureandosi come studentessa migliore alla Glasgow Caledonian University e un Master con lode in scrittura creativa presso la Birkbeck University di Londra.[7]
Carriera
Ha dichiarato di aver iniziato a scrivere narrativa su un blog e di essere stata la direttrice della rivista della sua chiesa.[3] Daré lavora come supervisore dello sviluppo di app per una casa editrice.[1][8]
Nel 2022, Daré è stata nominata membro esterno del consiglio di amministrazione della BiC Corporate Foundation.[9]
Nel marzo 2023, Daré ha tenuto il discorso principale alla Social Enterprise Conference presso la Harvard Kennedy School e la Harvard Business School.[10]
The Girl with the Louding Voice
Il romanzo d'esordio di Daré, The Girl with the Louding Voice, racconta la storia di un'adolescente nigeriana di nome Adunni, che diventa domestica e affronta molte difficoltà durante la crescita, tra cui la sua istruzione limitata, la povertà e la sua capacità di parlare per se stessa.[8]
Il libro è diventato un bestseller del New York Times ed è una scelta di Read with Jenna[11] e una scelta di BBC Radio 4 Book at Bedtime.[12] Pubblicato da Sceptre, un'impronta di Hodder, è stato selezionato per il Desmond Elliott Prize per i romanzieri esordienti.[13] Daré è stato incluso nella lista dei 10 migliori romanzieri esordienti del 2020 di The Observer.[1]
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