Christie Aghata

Agatha Christie, nome completo Agatha Mary Clarissa Miller Christie (Torquay15 settembre 1890[1] – Winterbrook12 gennaio 1976), è stata una scrittrice e drammaturga britannica.

Considerata una delle scrittrici più influenti e prolifiche del XX secolo,[2][3] fu autrice, oltre ad un esorbitante numero di racconti, opere teatrali e romanzi rosa scritti sotto lo pseudonimo di Mary Westmacott (fra cui Trappola per topi, che venne presentata al West End Theatre ininterrottamente dal 1952 al 2020), di 66 romanzi gialli e 14 raccolte narranti le vicende di personaggi come Hercule Poirot e Miss Marple e tutt'oggi pubblicati con successo a livello mondiale,[4][5] in virtù dei quali risulta secondo l'Index Translationum dell'UNESCO la scrittrice inglese più tradotta nella storia dell'editoria, seconda solo a William Shakespeare.[6][7][8][9]

Biografia

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Infanzia e adolescenza: 1890-1910

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Agatha Christie adolescente

Agatha Mary Clarissa Miller nacque a Torquay, nel Devon, il 15 settembre 1890 in una ricca famiglia dell'alta borghesia statunitense. Era la più giovane dei tre figli nati da Frederick Alvah Miller, un ricco agente di cambio americano, e dalla moglie Clara Boehmer, di nazionalità britannica.[10]Il bisnonno Friedrich Conrad Heinrich Boehmer era tedesco di Pirmasens.[11][12]

La madre di Agatha, Clara, nacque a Belfast nel 1854 dal capitano Frederick Boehmer e da sua moglie Mary Ann West come unica figlia della coppia. Boehmer fu ucciso in un incidente stradale mentre era di stanza a Jersey nell'aprile del 1863, lasciando la moglie ad allevare la bambina da sola e con un magro reddito. Nello stesso anno, nel 1863, la sorella di Mary Ann, Margaret, sposò un ricco americano, Nathaniel Frary Miller, e la coppia si stabilì a Southbourne, nel West Sussex. Il loro matrimonio fu senza figli, ma Nathaniel aveva un figlio da un precedente matrimonio, Frederick, che venne inviato in Svizzera per la sua educazione. Dal momento che Mary Ann era praticamente senza un soldo e sua sorella Margaret era ricca ma senza figli, concordarono che Clara fosse allevata dalla zia e dallo zio. Fu nell'abitazione dei Miller che Clara incontrò Frederick, il figliastro di sua zia. Lei e Frederick svilupparono presto una relazione romantica e si sposarono nell'aprile del 1878.

La prima figlia della coppia, Margaret Frary Miller (1879-1950) nacque a Torquay, dove la coppia stava affittando alloggi. Il loro secondo figlio, Louis Montant (1880-1929), venne alla luce nello stato americano di New York, mentre Frederick era in viaggio d'affari. Quando il padre di Frederick, Nathaniel, morì, lasciò a sua nuora Clara 2 000 sterline ed ella li usò per acquistare una villa a Torquay, chiamata "Ashfield", in cui far crescere la sua famiglia. Fu qui che nacque la sua terza e ultima figlia, Agatha.[10]

Christie descrisse la sua infanzia come "molto felice".[13] Fin dalla tenera età fu circondata da una serie di donne forti e indipendenti. Trascorse il suo tempo alternandosi tra la sua casa nel Devon e quella della zia a Ealing, nella zona ovest di Londra, e in alcune parti dell'Europa meridionale, dove la sua famiglia andava in vacanza durante l'inverno.[10]

Agatha crebbe in una famiglia con varie credenze esoteriche e, come i suoi fratelli, era convinta che sua madre Clara fosse una medium con l'abilità della seconda vista. La sorella di Agatha, Margaret, era stata mandata a Roedean, nel Sussex, per la sua educazione, ma la madre insistette perché Agatha ricevesse un'educazione domestica. Di conseguenza, i suoi genitori furono responsabili di insegnarle a leggere, scrivere e a padroneggiare l'aritmetica di base, un argomento che le piaceva particolarmente. Le insegnarono anche la musica e imparò a suonare sia il pianoforte che il mandolino.[10] Secondo la biografa Laura Thomson, Clara riteneva che Agatha non avrebbe dovuto imparare a leggere fino all'età di otto anni. Tuttavia, grazie alla sua curiosità, la bambina imparò a leggere molto prima.[14] Una delle prime fotografie conosciute di Christie la raffigura con il suo primo cane, che aveva chiamato George Washington.[15]

La Christie era una lettrice vorace sin dalla tenera età. Tra i suoi primi ricordi c'erano quelli di leggere i libri per bambini scritti da Mary Louisa Molesworth, tra cui Le avventure di Herr Baby (1881), Christmas Tree Land (1897) e The Magic Nuts (1898). Lesse anche diverse opere di Edith Nesbit, tra cui The Story of the Treasure Seekers (1899), The Phoenix and the Carpet (1903) e The Railway Children (1906). Quando divenne un po' più grande, passò a leggere i versi surreali di Edward Lear e Lewis Carroll.[10] Nell'aprile del 1901, all'età di 10 anni, scrisse la sua prima poesia, "The cowslip".[15]

Trascorreva gran parte della sua infanzia in disparte dagli altri bambini, sebbene dedicasse molto tempo ai suoi animali domestici. In seguito fece amicizia con un gruppo di altre ragazze a Torquay, sottolineando che "uno dei punti salienti della mia esistenza" fu la sua apparizione con loro in una produzione giovanile di Gilbert e SullivanThe Yeomen of the Guard, nella quale compariva il suo eroe, il colonnello Fairfax.[10] Questo fu il suo primo e ultimo ruolo operistico perché, come scrisse in seguito, "un'esperienza che ti è piaciuta davvero non dovrebbe mai essere ripetuta".[16]

Suo padre era spesso malato e soffrì di una serie di infarti. La sua morte nel novembre del 1901, all'età di 55 anni, lasciò la famiglia in una situazione economica incerta. Clara e Agatha continuarono a vivere insieme nella loro casa di Torquay. Madge si era trasferita ad Abney Hall a Cheadle, nel Cheshire, con il suo nuovo marito, e Monty si era arruolato nell'esercito ed era stato inviato in Sudafrica per combattere nelle guerre boere. Agatha in seguito affermò che la morte di suo padre, avvenuta quando aveva 11 anni, segnò la fine della sua infanzia. Nel 1902 venne mandata a ricevere un'istruzione formale presso la Scuola per ragazze della signorina Guyer a Torquay, ma trovò difficile adattarsi all'atmosfera disciplinata. Nel 1905, fu inviata a Parigi dove venne educata da mademoiselle Cabernet's, Les Marroniers, e poi dalla signorina Dryden. Quest'ultima serviva principalmente come scuola di perfezionamento.[10]

Primi tentativi letterari e la prima guerra mondiale: 1910-1919

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Christie ritornò in Inghilterra nel 1910 per scoprire che sua madre Clara era malata. Decisero di trascorrere del tempo insieme nel clima più caldo de Il Cairo, una destinazione turistica molto comune per i ricchi britannici. Rimasero per tre mesi al Gezirah Palace Hotel. Partecipò a molte funzioni sociali alla ricerca di un marito. Visitò antichi monumenti egizi come la piramide di Cheope, ma non mostrò un grande interesse per l'archeologia e l'egittologia che divennero importanti nei suoi ultimi anni. Tornata in Gran Bretagna, continuò le sue attività sociali, scrivendo ed esibendosi in spettacoli teatrali dilettanti. Collaborò anche a una commedia intitolata The BlueBeard of Unhappiness con alcune amiche. La sua scrittura si estese sia alla poesia sia alla musica. Alcuni dei primi lavori videro la pubblicazione, ma decise di non concentrarsi sulla scrittura o sulla musica come professioni future.[10]

Christie scrisse il suo primo racconto, The House of Beauty (una delle prime versioni della raccolta di racconti La casa dei sogni, pubblicato più tardi),[17] mentre si stava riprendendo a letto da una malattia non rivelata. Si trattava di un componimento di circa 6000 parole sul tema "pazzia e sogni", oggetto di fascino per lei. La biografa Janet Morgan commentò che, nonostante le "infelicità di stile", la storia era comunque "avvincente". Seguirono altre storie, la maggior parte di esse illustrava il suo interesse per lo spiritismo e il paranormale. Questi inclusero Il richiamo delle ali e L'oro di Manx. Le riviste respinsero tutte le sue prime pubblicazioni, fatte sotto pseudonimi, anche se alcune vennero riviste e pubblicate successivamente, spesso con nuovi titoli.[10]

Christie ambientò il suo primo romanzo, Snow Upon the Desert, a Il Cairo, traendolo dalle sue recenti esperienze in quella città e scrivendo sotto lo pseudonimo di Monosyllaba. Rimase turbata quando i vari editori che contattò rifiutarono di pubblicarlo. Clara suggerì a sua figlia di chiedere consiglio a un amico di famiglia e vicino, lo scrittore Eden Phillpotts, che la invitò a proseguire, incoraggiò la sua scrittura e le mandò un'introduzione al suo agente letterario, Hughes Massie, che tuttavia respinse Snow Upon the Desert e le suggerì di scrivere un secondo romanzo.[10] Nel frattempo continuava a cercare un marito ed ebbe relazioni di breve durata con quattro uomini separati e un fidanzamento con un altro. Incontrò poi Archibald Christie (1889-1962)[18] a un ballo tenuto da Lord e Lady Clifford a Ugbrooke, a circa 12 miglia (19 chilometri) da TorquayArchie era nato in India ed era figlio di un giudice del servizio civile indiano. Era un ufficiale dell'esercito distaccato al Royal Flying Corps nell'aprile del 1913. I due si innamorarono rapidamente. Dopo aver appreso che sarebbe stato di stanza a Farnborough, Archie propose il matrimonio, e Agatha accettò.[10]

Con lo scoppio della prima guerra mondiale nell'agosto del 1914, Archie fu inviato in Francia per combattere le forze tedesche. Si sposarono nel pomeriggio della vigilia di Natale del 1914 nella chiesa dell'Emmanuele a Clifton, Bristol, che era vicino alla casa dei suoi genitori, mentre Archie era in licenza.[19] Risalendo tra i ranghi, verso la fine del conflitto, nel settembre del 1918, ritornò in Inghilterra come colonnello nel Ministero dell'Aeronautica. Anche Agatha si impegnò nello sforzo bellico. Dopo essersi unita al Voluntary Aid Detachment nel 1914, assistette i soldati feriti in un ospedale di Torquay come infermiera non retribuita.[20] Responsabile dell'aiuto ai medici e del mantenimento del morale, svolse 3400 ore di lavoro non retribuito tra l'ottobre del 1914 e il dicembre del 1916. Qualificandosi come "assistente speziale" nel 1917 e lavorando come dispensatrice, guadagnò 16 sterline all'anno fino alla fine del suo servizio, nel settembre del 1918. Dopo la guerra, Agatha e Archie si stabilirono in un appartamento al numero 5 di Northwick Terrace a St. John's Wood, un quartiere a nord-ovest di Londra.[10]

Primi romanzi e Poirot: 1919-23

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Christie era da tempo un'appassionata di romanzi polizieschi, dopo aver apprezzato le opere di Wilkie CollinsLa donna in bianco e La pietra di Luna, così come le storie di Sherlock Holmes di Sir Arthur Conan Doyle. Scrisse il suo primo romanzo poliziesco, Poirot a Styles Court, con protagonista Hercule Poirot, un ex ufficiale di polizia belga noto per i suoi "magnifici baffi" e la testa a forma di uovo. Poirot si era rifugiato in Gran Bretagna dopo che l'Impero tedesco aveva invaso il Belgio. L'ispirazione di Christie per il personaggio derivò dai molti rifugiati belgi che vivevano a Torquay e dai soldati belgi che aiutò a curare come infermiera volontaria durante la prima guerra mondiale.[10] Incominciò a lavorare a Poirot a Styles Court nel 1916, scrivendo la maggior parte del testo a Dartmoor. Il suo manoscritto originale fu respinto da case editrici come Hodder & Stoughton e Methuen Publishing. Dopo aver tenuto il manoscritto per diversi mesi, John Lane di The Bodley Head si offrì di accettarlo, a condizione che la Christie cambiasse il finale. Lo fece e firmò un contratto che in seguito sentì essere molto svantaggioso.[10] Il libro venne finalmente pubblicato nel 1920.[15]

Christie, nel frattempo, si stabilizzò nella vita coniugale e diede alla luce la sua unica figlia, Rosalind Margaret, ad Ashfield nell'agosto del 1919, dove la coppia trascorse gran parte del loro tempo, avendo pochi amici a LondraArchie lasciò l'Air Force alla fine della guerra e incominciò a lavorare nel settore finanziario della città con uno stipendio relativamente basso, sebbene avessero ancora una cameriera. Il suo secondo romanzo Avversario segreto (1922), di nuovo pubblicato da The Bodley Head, presentò la nuova coppia di detective Tommy e Tuppence. L'opera le valse 50 sterline. Il suo terzo romanzo, Aiuto, Poirot! (1923), ha per protagonista Hercule Poirot, così come le storie brevi commissionate da Bruce Ingram, editore della rivista The Sketch. Dovendo girare il mondo, visto che il marito lavorava nella promozione dell'Esposizione dell'Impero Britannico, la coppia lasciò la figlia Rosalind con la madre e la sorella di Agatha. Viaggiarono in SudafricaAustraliaNuova Zelanda e Hawaii.[10][21] In Sudafrica impararono a praticare il surf e poi, a Waikiki, furono tra i primi inglesi a surfare in piedi.[22]

Notizia del ritrovamento della scrittrice sul Daily Herald del 15 dicembre del 1926

Scomparsa

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Alla fine del 1926, Archie chiese ad Agatha il divorzio. Si era infatti innamorato di Nancy Neele, un'amica del maggiore Belcher, direttore della British Empire Mission, il tour promozionale al quale avevano partecipato qualche anno prima. Il 3 dicembre 1926, i Christie litigarono e Archie lasciò la loro casa, chiamata Styles, a Sunningdale, nel Berkshire, per trascorrere il fine settimana con la sua amante a Godalming, nel Surrey. Quella stessa sera, verso le 21:45, la Christie scomparve da casa sua, lasciando dietro di sé una lettera per la sua segretaria dove diceva che sarebbe andata nello Yorkshire. La sua auto, una Morris Cowley, fu in seguito trovata a Newlands Corner, sopra una cava di gesso, con una patente di guida scaduta e dei vestiti.[23][24]

La sua scomparsa causò molte domande tra il pubblico. Il segretario agli interni, William Joynson-Hicks, fece pressione sulla polizia e un giornale offrì una ricompensa di cento sterline. Oltre mille agenti di polizia, 15 000 volontari e diversi aerei perlustrarono il paesaggio rurale. Sir Arthur Conan Doyle giunse a regalare a una medium uno dei guanti della Christie per trovare la donna scomparsa. Dorothy L. Sayers visitò la casa nel Surrey, usando in seguito lo scenario nel suo libro Unnatural Death. La scomparsa di Christie venne descritta anche dalla prima pagina del New York Times. Nonostante la vasta ricerca non fu trovata per dieci giorni.[25][26][27][28] Il 14 dicembre 1926, venne rintracciata presso lo Swan Hydropathic Hotel (oggi Old Swan Hotel) di Harrogate, nello Yorkshire, registrata come "signora Tressa Neele" (il cognome dell'amante del marito) da Città del Capo.[29]

L'autobiografia di Christie non fa riferimento alla sua scomparsa.[16][25] Sebbene due medici le abbiano diagnosticato un'amnesia, l'opinione rimane divisa sul motivo per cui scomparve. La sua biografa Laura Thompson suggerì che Christie lo chiarì nei sei romanzi rosa che scrisse tra il 1930 e il 1956 con lo pseudonimo Mary Westmacott, in uno stile ben diverso dalle sue normali storie poliziesche.[15] Era infatti conosciuta per l'essere depressa a causa del superlavoro letterario, per la morte di sua madre avvenuta all'inizio di quell'anno e per l'infedeltà di suo marito. La reazione pubblica dell'epoca fu in gran parte negativa, supponendo che fosse una trovata pubblicitaria o un tentativo di incastrare il marito per omicidio.[30]

Il film di Michael Apted del 1979, Il segreto di Agatha Christie, presenta un "disclaimer" nei titoli di testa che afferma che ciò che segue è una soluzione immaginaria a un autentico mistero. Il film è interpretato da Vanessa Redgrave e Timothy Dalton nei panni rispettivamente di Agatha e Archie, e descrive la Christie che pianifica il suicidio in modo da incastrare l'amante di suo marito per il suo "omicidio". Nel film un reporter americano, interpretato da Dustin Hoffman, la segue da vicino e interrompe il piano. Gli eredi di Christie intentarono una causa senza successo per impedire la distribuzione del film.[31] L'autore Jared Cade intervistò numerosi testimoni e parenti per la sua simpatica biografia Agatha Christie and the Eleven Missing Days, rivista nel 2011.[32] Fornì prove sostanziali per suggerire che la scrittrice avesse pianificato l'evento per mettere in imbarazzo suo marito senza prevedere la melodrammatica escalation che ne sarebbe derivata.[33]

I Christie divorziarono nel 1928 e Archie si risposò con Nancy Neele. Agatha mantenne la custodia della figlia Rosalind e il cognome di Christie per la sua scrittura. Durante il loro matrimonio, aveva pubblicato sei romanzi, una raccolta di racconti e diversi racconti su riviste.

Secondo matrimonio e vita successiva

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La camera di Agatha Christie all'Hotel Pera Palas di Istanbul dove scrisse Assassinio sull'Orient Express

Nel 1928, Christie lasciò l'Inghilterra per recarsi a Istanbul e successivamente a Baghdad sull'Orient Express. In questo viaggio, nel 1930 incontrò un giovane archeologo di 13 anni più giovane,[34] Max Mallowan, che sposò nel settembre del 1930. Il loro matrimonio fu felice e durò fino alla morte della Christie, nel 1976.[35] In un'intervista del 1977, Mallowan raccontò che il suo primo incontro con la Christie avvenne quando portò lei e un gruppo di turisti in visita a un sito di scavo in Iraq.[36]

Christie usava spesso le ambientazioni che le erano familiari per le sue storie. Spesso accompagnava il marito nelle sue spedizioni archeologiche e i suoi viaggi con lui contribuirono a fare da sfondo a molti dei suoi romanzi ambientati in Medio Oriente.[36] Altri romanzi (come Dieci piccoli indiani) li ambientò a Torquay e nei dintorni, dove crebbe. Il romanzo del 1934, Assassinio sull'Orient Express, venne scritto all'Hotel Pera Palas di Istanbul, in Turchia, il capolinea meridionale della ferrovia. L'hotel conserva la stanza di Christie come un memoriale per l'autrice.[37]

La Greenway Estate nel Devon, acquisita dalla coppia come residenza estiva nel 1938, è ora affidata al National Trust for Places of Historic Interest or Natural Beauty. Christie soggiornò spesso ad Abney Hall, nel Cheshire, di proprietà di suo cognato, James Watts, basandovi almeno due storie: un racconto, L'avventura del pudding di Natale, contenuta nella raccolta omonima, e il romanzo Dopo le esequie. Abney divenne la più grande ispirazione di Agatha per la vita in campagna, con tutti i suoi servitori e la sua magnificenza intrecciati nelle sue trame. Le descrizioni delle immaginarie Chimneys, Stoneygates e di altre case nelle sue storie sono per lo più Abney in varie forme.[38]

Durante la seconda guerra mondiale, lavorò nella farmacia presso l'University College Hospital di Londra, dove acquisì una conoscenza dei veleni che mise a frutto nei suoi romanzi polizieschi post-bellici. Ad esempio, l'uso del tallio come veleno le fu suggerito dal capo farmacista Harold Davis, in seguito nominato capo farmacista presso il Ministero della salute del Regno Unito. In Un cavallo per la strega, pubblicato nel 1961, lo impiegò per una serie di delitti, spiegando bene che il primo indizio dell'avvelenamento è la perdita di capelli da parte delle vittime. La sua descrizione dell'intossicazione da tallio fu così precisa che almeno in una occasione aiutò a risolvere un caso che era sconcertante per i medici.[39][40][41]

Cresswell Place

Christie visse a Chelsea, prima a Cresswell Place e poi a Sheffield Terrace. Entrambe le proprietà sono ora contrassegnate da targhe blu. Nel 1934, lei e Max Mallowan acquistarono Winterbrook House a Winterbrook, un villaggio adiacente alla piccola città di mercato di Wallingford, all'epoca entro i confini di Cholsey, nel Berkshire.[42]

Questa fu la loro residenza principale per il resto della loro vita e il luogo in cui Christie scrisse la maggior parte delle sue opere. Anche questa casa porta una targa blu. Christie vi condusse una vita tranquilla pur essendo conosciuta nella città di Wallingford,[43] dove per molti anni fu presidente della locale società drammatica dilettantistica.[44]

Targa blu al numero 58 di Sheffield Terrace, Holland ParkLondra

Intorno al 1941-42, l'agenzia di intelligence britannica MI5 fece delle indagini sulla Christie dopo che un personaggio chiamato "maggiore Bletchley" apparve nel suo thriller del 1941 Quinta colonna, che parlava della caccia a un paio di letali giornalisti nell'Inghilterra del tempo di guerra. L'MI5 temeva che Christie avesse una spia nel centro top-secret della divisione del codice segreto inglese, Bletchley Park. Le paure dell'agenzia vennero placate quando Christie disse al suo amico, il codicista Dilly Knox: "Sono stata bloccata lì sulla mia strada in treno da Oxford a Londra e mi sono vendicata dando il loro nome a uno dei miei meno adorabili personaggi".[45]

In onore delle sue numerose opere letterarie, venne nominata commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico nel 1956.[46] L'anno successivo, divenne presidente del Detection Club.[47] Nel 1971 fu promossa a dama commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico.[48] Tre anni prima, nel 1968, suo marito era stato nominato cavaliere per il suo lavoro archeologico.[49] Erano una delle poche coppie sposate in cui entrambi i partner erano onorati a pieno titolo. Nel 1968, grazie al cavalierato di suo marito, la Christie assunse il titolo di Lady Mallowan.

Tra il 1971 e il 1974, la salute della Christie cominciò a peggiorare, sebbene continuasse a scrivere. In anni successivi alla morte, alcuni ricercatori canadesi, mediante l'utilizzo di strumenti sperimentali di analisi testuale, ipotizzarono che la Christie avesse incominciato a soffrire della malattia di Alzheimer o comunque di una forma di demenza senile.[50][51][52][53]

Tomba di Agatha Christie nel cimitero della chiesa di Santa Maria a CholseyOxfordshire

Morte

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Winterbrook House, ultima residenza di Agatha Christie

Agatha Christie morì per cause naturali nella sua Winterbrook House il 12 gennaio 1976 all'età di 85 anni.[43] Al momento della sua morte Winterbrook faceva ancora parte della parrocchia di Cholsey. È sepolta nel vicino cimitero della chiesa di Santa Maria a Cholsey. Aveva scelto il lotto per la sua ultima dimora con il marito circa dieci anni prima di morire.[54] Alla semplice cerimonia funebre parteciparono anche circa venti giornalisti, alcuni dei quali provenienti da molto lontano, uno anche dall'America meridionale. La tomba della defunta fu adornata con trenta ghirlande, tra le quali vi era quella del cast della sua opera Trappola per topi e una inviata "a nome della moltitudine di lettori riconoscenti" dagli Ulverscroft Large Print Book Publishers”.[55]

Oltre al marito, le sopravvisse la sua unica figlia, Rosalind Hicks (1919-2004), e il nipote, Mathew Prichard. Suo marito si risposò nel 1977 e morì l'anno successivo a 74 anni. Fu sepolto accanto a lei.


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Copertina di Testimone d'accusa

Testimone d'accusa

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Anno: 1997
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Data inserimento: Lunedì, 23 Giugno 2025