La Casa dei diavoli rossi

12 novembre 2015 di Teresa Vergalli

Sono stata a Vasanello, simpatico comune del viterbese, terra di ulivi, nocciole,  vigneti e  castagne ed anche di un castello Orsini. C’era da festeggiare  l’ anniversario della fondazione della Casa del Popolo, in coincidenza con l’iniziativa “La notte rossa” partita dall’Emilia  su e giù per l’Italia.
Questa Casa del Popolo ha una storia notevole.  Tirata su tra il 1952 e il 1954 a forza di offerte e di lavoro volontario dei contadini e braccianti poveri della Federterra,  restaurata e rinnovata nel 1984 è anche un luogo  bello e insolito.   

Alle pareti principali fanno bella mostra due grandi affreschi di scene contadine

L'archivio della Federazione provinciale del Partito Comunista di Viterbo

Il ruolo che i partiti hanno svolto nella vita politica ed istituzionale dell'Italia contemporanea, induce ad affermare che difficilmente la nostra storia potrà essere ricostruita senza il supporto della documentazione che gli archivi storici degli stessi partiti possono offrire.
Archivi che le trasformazioni del mondo politico italiano degli ultimi decenni hanno esposto al rischio di distruzione e dispersione.
Grazie alla sensibilità dei suoi conservatori, la Fondazione Gualtiero Sarti, il fondo archivistico della federazione provinciale del PCI di Viterbo potrà essere presto consultabile, facendo rivivere grandi eventi politici e piccole storie, e proiettando la provincia di Viterbo in uno scenario nazionale dal dopoguerra alla dissoluzione di quel sogno di libertà e uguaglianza che aveva unito i "proletari di tutto il mondo".

Da alcuni anni, nell'ambito del recupero dei fondi archivistici dei partiti politici